PAROLE

Parole, parole di ogni cosa, parole di una vita, parole di un emozione.
leggete, queste parole, soffematevi nel capirle, verificate ogni loro gesto...
Perchè saranno lunghe e brevi...

lunedì 14 gennaio 2008

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E proprio mentre pensava a queste parole, vide di nuovo quella ragazza vestita di bianco, la ragazza dal profumo di rosa di ghiaccio.
Fece fermare bruscamente Farya, rischiando di cadere dalla cavalla.
La guardò, attentamente, i suoi occhi castani così penetranti, ma così belli, sentì il suo cuore impazzire nel vederla.
Voleva parlarle, ma la voce le era morta in gola nel vederla.
La luce della luna l’avvolgeva facendola diventare ancora più bella.
Saphira scese rapidamente da cavallo e le si avvicinò, ma lei svanì, come un sogno, un miraggio.
Un desiderio così bello così lontano da raggiungere.
Cadde in ginocchio stringendosi le ginocchia al petto, sentendo le lacrime scorrere sempre più rapide dai suoi occhi, l’aveva perduta, l’aveva perduta nuovamente.
La cavalla le si avvicinò e le posò teneramente il muso sulla spalla a confortarla, ma era impossibile, ma non capiva neanche lei perché stava così male.
Quella giovane donna non era nessuno, non la conosceva neanche, aveva solo un viso, un corpo, ma non un nome, non una voce.
Saphira sapeva che era lei, che era lei la persona che le avrebbe rubato il cuore e desiderava solo non vederla scappar via, non voleva più che sparisse da lei, perché già l’amava…

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